G. B. Cima

(1459/60 – 1517/18)

La vita

(1459/60 – 1517/18)

Le recenti mostre organizzate a Conegliano (TV) nel 2010 e a Parigi nel 2012 hanno contribuito ad approfondire le ricerche, a far conoscere e a rendere popolare il nostro pittore.
E’ stato definito “poeta del paesaggio” (prof G. C. F. Villa) e Maitre de la Renaissance venetienne.
Nato a Conegliano nel 1459 – 60, in una famiglia di cimatori (artigiani addetti alla rifinitura dei tessuti); la sua presenza è documentata nel 1473, anno in cui appare citato per la prima volta, insieme al padre Petrus Cimator, nel registro dei contribuenti del Comune di Conegliano, allora soggetto alla Serenissima Repubblica di Venezia. Tale dovere iniziava al 14mo anno di età.
Sappiamo che nel 1483, a 24 anni aveva perso il padre e abitava ancora a Conegliano con la madre. Nel 1489, anno in cui data e firma la pala di Vicenza, l’artista è registrato ancora a Conegliano, ma per alcuni storici già dal 1486 è a Venezia a perfezionare l’arte della pittura, che affinerà a contatto dei grandi maestri del suo tempo: Bellini – Antonello – Carpaccio – Giorgione.
Risiede nel quartiere degli artisti a San Luca, ma avrà sempre nostalgia della sua terra, delle colline punteggiate da torri, rocche e castelli che appariranno nelle sue tavole, paesaggi carichi di sentimento e di lirismo e capaci di unire il simbolismo dei dettagli al naturalismo. Riceverà commissioni da istituti religiosi, da confraternite di privati per soggetti sacri e quadri devozionali. Famose sono le Madonne in vesti cittadine, ma con il volto ornato da un velo deliziosamente agreste. Nelle Pale d’altare Cima delinea con grande finezza i volti dei Santi, le pieghe dei loro abiti, la compostezza dei corpi che inscrive in una luce primaverile da cui traspare la sua intima concezione religiosa della vita.
Fra le date significative della vita di Cima ricordiamo:
-1489 data della prima opera firmata “Madonna in tono tra Santi, sotto un pergolato d’uva mora” Vicenza.
-1492 anno in cui firma il contratto con la Scuola dei Battuti di Conegliano per la pala consegnata il 5 marzo del 1493.
-1516 data della sua ultima opera: il San Pietro in cattedra per il convento di Santa Maria Mater Domini di Conegliano ora a Brera.
Per quanto riguarda la famiglia Cima, il pittore ebbe un fratello e una sorella, è certo che si sposò due volte: la prima con Corona da cui ebbe due figli, la seconda con Maria da cui ebbe sei figli.
Incerta è la data della morte risalente al 1517 o all’anno seguente. Giambattista Cima termina la sua vita, pare, improvvisamente, dato che non esiste testamento. La tradizione vuole che sia morto a Conegliano e sepolto nella chiesa di San Francesco, che scavi recenti, hanno portato alla luce.

Le Opere

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Donec sem neque, mattis vitae mauris at, molestie egestas magna. Duis et libero ut mauris dapibus porttitor. Nulla non odio sapien.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Donec sem neque, mattis vitae mauris at, molestie egestas magna. Duis et libero ut mauris dapibus porttitor. Nulla non odio sapien.
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Donec sem neque, mattis vitae mauris at, molestie egestas magna. Duis et libero ut mauris dapibus porttitor. Nulla non odio sapien.
Entra nella sezione delle opere